domenica 28 dicembre 2008

Casabella 772 773

Casabella 772 773 – Dicembre 2008, Gennaio 2009

L’anno passato a parlare di insegnamento dell’architettura è trascorso e finalmente “l’editor” può riappropriarsi dell’editoriale per introdurre un numero all’insegna dello sport. Questo, infatti, è il tema portante del doppio di Casabella pubblicato a cavallo tra il 2008 ed il 2009.
Tre sono i sottotemi progettuali evidenziati nello scorrere della lettura: “in palestra”, “in piscina” e “in montagna”.
Ogni tema è preceduto da un breve estratto letterario: per “in palestra” Amore e Ginnastica di E. De Amicis; per “in piscina” il nuotatore di John Cheever; e per “in montagna” L’avventura di uno sciatore di Italo Calvino.
Personalmente trovo la scelta di introdurre ogni “sottotema” con un estratto letterario decisamente positiva, può piacere o no m sicuramente rende testimonianza di un ottimo lavoro dal punto di vista della ricerca editoriale.
Esplorando i vari contenuti... per “in palestra” abbiamo:
- Alejandro de la Sota
, Palestra del Collegio Maravillas, Madrid 1960-62;
- Boltshauser Architekten
, Palestra per un complesso scolastico, Zurigo;
- b&k + Brandlhuber, Mandrup
, Palestra e contro culturale, Copenhagen;
- Marco Contini
, Palestra Polivalente, Parma;
- 3LHD
, Palestra e aula civica, Bale, Croazia.
Nel sottotema “in piscina”:
- Vasili Osmak
, Dinamo sports club, Kiev 1935;
- Martin Elsaesser
, Piscina Comunale, Francoforte Est, Fechenheim 1928;
- Wilk-Salinas Architekten, Thomas Freiwald
, Piscina Galleggiante, Berlino;
- Jean Nouvel
, Centro Natatorio, Le Havre, Francia;
- Cukrowicz Nachbaur Architekten
, Nuova piscina comunale, Dornbirn, Austria;
- Marc Mimram
, Piscina, Les Ulis, Francia;
- Mecanoo
, Piscina e contro sportivo, Amsterdam;
- Jonathan Kirschenfeld
, Piscina su chiatta, New York.
Per “in montagna” sono presenti:
- Maurice Braillard
, Teleferica del Salève, Pas-de-L’echelle, Annemasse, Francia 1931-32;
- Bearth & Deplazes
, Stazioni della Seggiovia Carmenna, Arosa, Svizzera;
- Baserga-Mozzetti
, Ampliamento Capanna Michela, Alpe Motterascio, Svizzera;
- La Capanna di SM la regina Margherita sul monte rosa
(1893).
Non è presente la biblioteca dell’architetto, ma visto il notevole lavoro fatto su questo doppio direi che si tratta di una mancanza che ci si può permettere… o no?
Chiude la copertina del n° 741 di Febbraio 2006 e suppongo sia l’ultima che festeggi gli ormai passati ottant’anni di casabella.

Joystar

giovedì 25 dicembre 2008

Buon Natale

I migliori auguri di Buon Natale a tutti!

Joystar





PS: questi giorni avrò un pò di tempo libero e vedrò di recuperare diversi post che ho in sospeso. Auguri a tutti!

martedì 23 dicembre 2008

Fisher e la torre dinamica

Tirata fuori dai meandri delle bozze, finalmente pubblico questa news che avevo letto da qualche parte e poi scritto martedì scorso.

Conoscete David Fisher? Devo essere sincero prima che ne parlassero i giornali non avevo idea di chi fosse (so che Carolina, che ha frequentato a Firenze, probabilmente lo conosce) . Ora invece un pò tutti sanno chi è, o almeno conoscono l'opera che a quanto pare gli ha fatto vincere il premio di miglior architetto dell'anno. Infatti, come si può leggere qui, gli è stato assegnato da The Developer & Builders Alliance, consorzio leader negli Stati Uniti nel settore del Real Estate e delle costruzioni. L'edificio è la Dynamic Tower (nota anche "Torre Da Vinci") che sarà costruita a Dubai (ormai se vuoi progettare e costruire qualcosa, che non sia una ristrutturazione edilizia, devi affidarti ai soldi degli sceicchi).

un render diurno...
...ed uno notturno.

L'idea di una struttura "dinamica" mi ha sempre affascinato, ma più guardo questo progetto e più ho come una strana sensazione. Qualcosa non mi torna ma non so dire esattamente cosa non va. Sulla carta dovrebbe essere un progetto interessante (e lo è). Probabilmente quando sarà completa e funzionante potrò mettere a fuoco meglio questa sensazione (se avrò la possibilità di andare a visitarla da vivo of course). Forse si tratterà dell'enorme dispendio di energie e tempo per la manutenzione di un simile grattacielo (e già quelli statici non scherzano quanto a planning per la manutenzione ordinaria) o forse l'idea che quello che sulla carta/cad funziona così bene potrebbe apparire assai diverso una volta realizzato?

Per chi volesse approfondire altre info si trovano al sito ufficiale del progetto: http://www.dynamicarchitecture.net/ dove potrete trovare anche qualche filmato tipo questo: http://www.dynamicarchitecture.net/_VIDEO_FROM-VISION/FROM-VISION_580x380.html


Joystar

giovedì 20 novembre 2008

Casabella: i numeri del 2008

Casabella: i numeri del 2008

Come l'anno scorso ecco qui un bel post con tutti i link ai miei interventi sui numeri di questo 2008. Manca solo quello di dicembre/gennaio che credo non sarà disponibile prima delle feste di natale (edit: aggiunto anche il 772 773). Sperando di fare cosa gradita, eccoli qui:

- Casabella 761 762 (Dicembre 2007 / Gennaio 2008);
- Casabella 763 (Febbraio 2008);
- Casabella 764 (Marzo 2008);
- Casabella 765 (Aprile 2008);
- Casabella 766 (Maggio 2008);
- Casabella 767 (Giugno 2008);
- Casabella 768 (Luglio/Agosto 2008);
- Casabella 769 (Settembre 2008);
- Casabella 770 (Ottobre 2008);
- Casabella 771 (Novembre 2008);
- Casabella 772 773 (Dicembre 2008 / Gennaio 2009).

Joystar

sabato 15 novembre 2008

Casabella 771

Casabella 771 - Novembre 2008

Eccomi incredibilmente puntuale (capita di rado che riesca a scrivere 2 parole del numero attualmente in edicola)... ma non perdiamo altro tempo.

Per il consueto editoriale dedicato al tema dell'insegnamento dell'architettura Casabella, questo mese, ha scelto due scritti di George Howe. Introdotti da una breve, ma dovuta, biografia, gli scritti sono decisamente differenti tra loro. Il primo è un breve estratto dall'editoriale del n°1 della rivista "Perspecta", da lui fondata per gli studenti della scuola di architettura di Yale, e a mio parere non sembra particolarmente interessante ( a meno che...non si voglia sottilmente intendere che l'idea di una rivista pubblicata all'interno dei corsi universitari con il coinvolgimento in pieno degli studenti sia profittevole? ...sinceramente è una cosa che vado auspicando da anni ma non mi è mai sembrato che le istituzioni universitarie siano ben disposte all'idea...). Il secondo invece, stralcio di un articolo pubblicato sulla stessa due anni dopo, è particolarmente interessante anche se, come avvisa la stessa Casabella, non contiene diretti riferimenti all'architettura. In sintesi, fa un'analisi di ciò che si intende per arte o venga considerato tale e come viene visto da quelle che definisce "scuole di pensiero": da leggere.

Entrando nei contenuti, a seguire l'editoriale, è presente subito un'opera particolare:
- Juan Navarro Baldeweg, Edificio per l'università Pompeu Fabra, Barcellona.

Il profilo questo mese è dedicato all'architetto sloveno Berk Perovic del quale vengono recensite le seguenti tre opere:
- Centro Congressi, Brdo pri Kranju, Slovenia;
- Residenza universitaria, Lubiana;
- Sede della facoltà di matematica, Lubiana.

Il resto del numero prende un'inconsueta veste "country" nel senso dei contenuti che sono incentrati sul tema delle architetture ad uso "agricolo".
Preceduti da un articolo di M. Biraghi "Architettura e vita rustica", sono recensiti nell'ordine:
- Hugo Haring, Gut Garkau;
(come sempre i servizi su edifici dei maestri sono sempre tremendamente notevoli);
- Localarchitecture, Ricovero per animali, Lignières, Svizzera;
- Sabbagh & Cardemil, Azienda vinicola, Fundo Santa Rita, Cile;
- Satoshi Okada, Centro agricolo, Takashima, Giappone;
- Bearth & Deplazes, Azienda vinicola, Flasch, Svizzera;
- Rcr arquitectes, Azienda vinicola, Bell-Lloc, Sapgna;
Segue un servizio, in tema ovviamente, su "Architettura popolare e fascismo" focalizzato sulle "celebrazioni franchiste" in Spagna.

Come quello successivo all'editoriale, è presente un progetto, non inquadrabile in un tema specifico, a concludere le recensioni di questo mese:
- Carbajal Solinas Verd, Teatro Vicar, Vicar, Almeria, Spagna.
Particolare questo mese è la scelta del libro recensito: "The age of Sinan: Architecture culture in the Ottoman empire" di Gurlu Necipoglu nell'articolo "Il Michelangelo ottomano" di M. Bulgarelli.

L'immagine di chiusura è dedicata al n° 502 di Casabella edito nel maggio 1984.

Joystar

giovedì 16 ottobre 2008

Casabella 770

Casabella 770 - Ottobre 2008

Come già visto nei precedenti del 2008 anche il numero 770 inizia con l'editoriale dedicato all'insegnamento dell'architettura. La redazione, nel presentare lo scritto che questo mese è affidato ad Alvaro Siza, tende a ribadire l'importanza che ha il discutere del problema e, citando: " ...diviene ogni giorno più urgente: è sufficiente frequentare anche soltanto per qualche giorno una qualsiasi scuola di architettura per rendersene conto.", mi trova personalmente d'accordo.
I punti in cui Siza divide il suo discorso non sono
tesi a cercare un colpevole, come nel precedente scritto di Eisenman (vedi rec. n° 769), ma si orientano direttamente all'essenza della materia. Pur restando in un contesto generalista, mette a fuoco caratteristiche fondamentali dell'architettura ed evidenzia, via via nel discorso, quelle condizioni che dovrebbero rappresentare, secondo Siza, un idealistico modus di insegnare la materia. Conclude l'ultima parte del proprio discorso con considerazioni che definirei quasi "pratico-filosofiche" (affronta brevemente il problema del rapporto tra architettura e società/collettività).
Chiusa l'introduzione, veniamo adesso ai contenuti progettuali presenti questo mese.
Il "profilo" è dedicato all'architetto svizzero Valerio Olgiati di cui, dopo una introduzione biografica, sono recensite tre opere:
- Atelier Bardill, Scharans, Canton dei Grigioni;
- Ufficio Olgiati, Flims, Canton dei Grigioni;
- Centro visitatori del Parco Nazionale Svizzero, Zernez, Canton dei Grigioni.
Si continua con una analisi di quattro opere dedicata alle strutture per l'infanzia non a caso introdotte dal titolo "A scuola da bambini":
- Pietro Boschetti, Scuola d'infanzia, Arosio, Canton Ticino;
- Adolfo Zanetti, Scuola elementare, Casalserugo, Padova;
- Baas, Scuola materna e elementare, Barcellona;
- Victor Horta, Un asilo a Bruxelles.
Interessante e completo quest'ultimo dedicato ad un opera del maestro Belga. Un articolo ricco di foto e disegni con una bella analisi scritta da Dirk De Meyer (non lo nego, mi sono soffermato qui data la mia vecchia passione per l'art nouveau e, leggo sempre volentieri scritti dedicati ad Horta od al suo "allievo-emulo" francese Guimard).
Segue, senza essere collocata in una specifica parte tematica, la recensione dell'opera:
- Mauro Galantino, Centro civico e religioso, Modena.
Si conclude con tre opere, introdotte dal nome tematico "Architettura e memoria", dedicate a cimiteri museali a carattere memoriale.
- Govaert e Vanhoutte, Centro visitatori del cimitero inglese di Tyne Cot, Ypres;
- Govaert e Vanhoutte, Padiglione d'ingresso al cimitero tedesco, Langemark;
- Studio Kuadra, Memoriale della deportazione, Borgo San Dalmazzo, Cuneo.
Per "la biblioteca dell'architetto" è presente la recensione del libro "Peter Eisenman: tutte le opere" Electa 2007 di PV Aureli, M. Biraghi, F. Purini. Un testo un pò autopromozionale se vogliamo, ma nella sua recensione il bravo Daniele Pisani non sembra farsi condizionare troppo dedicandosi a parlare quasi più di Eisenman che della monografia in se.
Chiude la copertina di Casabella del numero 421 datato gennaio 1977 (che, ricordo, vengono inserite come omaggio agli ottant'anni della rivista).

Joystar

domenica 28 settembre 2008

Casabella 769

Casabella 769 - Settembre 2008

Continua anche nel numero 769 la serie di editoriali dedicati all'insegnamento dell'architettura. In questo quarto appuntamento tocca a Peter Eisenman dire la sua. Mentre gli interventi precedenti si presentavano con un'impronta accademica, e mirati alla problematica dell'insegnamento in senso stretto, questo di Eisenman è decisamente incentrato sulla situazione attuale del fare architettura; con una forte polemica rispetto a quello, che secondo lui, rappresenta il vero problema: i media. Ne segue un'analisi della cultura dei media rapportata all'architettura, al come gli studenti vivono l'apprendimento coi nuovi mezzi, che non fa sconti in un discorso molto chiaro e diretto. I sei punti in cui divide la propria visione non mi trovano generalmente d'accordo ma sicuramente contengono, al loro interno, diversi punti di discussione e la cui lettura consiglio fortemente (si potrebbe discorrerne proficuamente nei commenti sottostanti).
Diamo uno sguardo rapido a quelli che sono i contenuti di questo numero settembrino.
La prima parte, "profilo", è dedicata a Tony Fretton con l'analisi di tre sue opere:
- Fuglsang Kunstmuseum, Lolland, Danimarca;
- Holton Lee Artists Studios, Poole, Dorset;
- Casa Anish Kapoor, Londra.
La parte centrale è dedicata al tema "musei", dal titolo assai esplicativo "sette piccoli musei":
- Cannatà & Fernandez, Museo di Arraiolos, Vimieiro, Portogallo;
- Cini Boeri, Museo e tesoro del Duomo, Monza;
- Sverre Fehn, Nasjonalmuseet Arkitektur, Oslo;
- Atelier Kempe Thill, Museo e centro espositivo, Veenhuizen, Paesi Bassi;
- Arnold Gapp, Messner Mountain Museum Ortles, Solda, Bolzano;
- Dietrich - Untertrifaller, Museo Angelika Kauffmann, Schwarzenberg, Vorarlberg;
- Tadao Ando, Museo Shiba Ryotaro, Higahi-Osaka.
Il tema seguente, intitolato "l'architetto e il gallerista", espone due opere di Paulo Mendes da Rocha (tra loro collegate sia dal punto di vista dell'utilizzo prevalente del cemento armato che dal fatto che appartengono allo stesso proprietario E. Leme):
- Galleria Leme, San Paolo;
- Casa Leme-Millàn, San Paolo.
Nella parte conclusiva rimane quella che potremmo definire la più attesa da molti, ovvero un servizio dedicato all'apertura dell'assai contestato ponte di Calatrava a Venezia.
Sono presenti diverse fotografie che ripercorrono la storia del ponte dai primi lavori fino all'apertura avvenuta lo scorso luglio. Interessante sottolineare la presenza di un'intervista fatta dal direttore Dal Co al sindaco Cacciari (curioso che il titolo che contiene il servizio "il sindaco e l'architetto", che ovviamente sott'intende al rapporto Cacciari/Calatrava, possa essere interpretato anche come rapporto intervistato/intervistatore e ovviamente può ricordarci che Cacciari, filosofo, ha iniziato l'insegnamento proprio nella facoltà di architettura).
Per "la biblioteca dell'architetto" è presente la recensione del libro "Manfredo Tafuri: Choosing History di Andrew Leach" a cura di Marco Biraghi.
Chiude la copertina di Casabella del numero 367 datato Luglio 1972 (davvero curiosa con King Kong a centro e con la scritta "Casabella" particolarmente stilizzata).

Joystar

lunedì 15 settembre 2008

Festarch 2008 - I video











Sono presenti in rete da un pò di tempo, ma non avevo ancora avuto la possibilità di segnalarli. Si possono vedere praticamente tutte le conferenze e gli interventi del Festarch del 2008. Molto interessante per chi non ha potuto parteciparvi o per chi, come me, non è riuscito a vedere tutto (e, vista la contemporaneità di molti di essi, era fisicamente impossibile).
Li potete trovare all'indirizzo: http://www.festarch.it/index.php alla voce "video" nel menù alto a destra (attenzione che come aprite la pagina inizia a caricare il primo video, quello dell'inaugurazione).
Buona visione.

Joystar

mercoledì 20 agosto 2008

Burj Dubai - Il grattacielo più alto del mondo

Burj Dubai: Il grattacielo più alto del mondo (per ora!)

Ogni tanto mi capita di ricordarmi che esiste il blog...ed, ora che sono a fine vacanze (ahimè), mentre facevo un giro in rete, mi sono imbattuto nelle foto del grattacielo più grande del mondo che è in costruzione a Dubai. Incredibile cosa possano fare i soldi guadagnati dal nulla grazie solo alla possibilità di sfruttare una risorsa naturale (il petrolio). La storia dell'architettura è comunque piena di esempi di edifici costruiti per i motivi più vari, e che oggi possiamo ancora ammirare. Oggi ci farebbe sicuramente accapponare la pelle vedere un edificio costruito al solo scopo di divertire le masse con spettacoli truculenti (ed in effetti quello era l'anfiteatro flavio!), attualmente però tutti possono godersi il Colosseo, quando vanno a Roma per turismo.
C'è da dire che architettonicamente non mi fa gridare al miracolo, ma ingegneristicamente devo ammettere che deve essere stata una bella sfida.
Non voglio divagare oltre, penso sia meglio mettere qualche foto:



















Molte altre foto le si possono trovare sul sito ufficiale: http://www.burjdubaiskyscraper.com/

Un saluto a tutti.

Patrick

PS: per Joystar, dato che non ti ho visto online, quando pubblichi gli interventi che hai in bozza? La recensione del numero 768 di CB. mi sembra perfetta ma a me non la fa pubblicare. Sei ancora in vacanza? Le "correnti" sono decisamente ferme che l'aria si stà facendo pesante. Per fortuna che sono passato io ad aprire almeno un pò le finestre (spiritoso! n.d.Joystar).

lunedì 28 luglio 2008

Casabella 768

Casabella 768 - Luglio/Agosto 2008

Varie vicissitudini mi hanno portato a pubblicare solo ora, in settembre inoltrato, i contenuti del vecchio numero 768. Nonostante la data riporti 28 luglio, quella è solo la stesura della prima bozza. Comunque, ecco in breve il testo...

Continua anche in questo numero il tema dell'insegnamento dell'architettura, in sostituzione dei più classici editoriali. Questo mese tocca a Pier Luigi Nervi, del quale è presente uno scritto che affronta l'argomento concentrandosi, come era giustamente prevedibile, sul punto di vista tecnico della materia. Sottolineando in più riprese le differente metodologia di insegnamento tra architetti e ingegneri e quelle che devono essere le conoscenze (tecniche) di base di un'architetto. Diventa ancor più chiaro con questo brevissimo estratto: " ...è indispensabile che l'architetto, inteso come creatore dell'opera architettonica, abbia una completa padronanza della tecnica stessa e ne conosca le possibilità e i limiti.".
Addentrandoci nei contenuti del numero, la suddivisione tematica è in tre parti: "expo 2008", "spazi per la cultura" e "profilo".
Per "expo 2008" abbiamo 3 opere:
- Francisco Mangado, Padiglione Spagnolo Expo 2008, Saragozza;
- Zaha Hadid, Padiglione-ponte Expo 2008, Saragozza;
- Herzog & De Meuron, Espacio Goya, Museo di Saragozza, Saragozza.
Ho trovato davvero interessante il lavoro di F. Mangado e, bello come al solito, il Padiglione-ponte della Hadid (dove, senza nulla togliere all'ottima creatività di Zaha, è mia personale opinione che Patrick Shumacker dimostri ancora una volta la sua bravura nel realizzare queste bellissime strutture).
Nel tema "spazi per la cultura" sono recensite:
- Arata Isozaki, CAFA Art Museum, Pechino;
- Guillermo Vàzquez Consuegra, Museo Nazionale di Archeologia Marittima, Cartagena;
- Alvaro Siza, Museo della Fondazione Iberè Carnago, Porto Alegre, Brasile;
- Alvaro Siza, Biblioteca Municipale, Viana do Castelo, Portogallo.
A proposito di quest'ultimo consiglio la lettura dell'articolo "una lezione di architettura" di Marco Mulazzani. Il motivo stà nel fatto che Mulazzani affronta, nelle righe conclusive, l'argomento dello stretto rapporto che nell'ultimo periodo ha legato più d'una volta Casabella a Siza. E' capitato anche qui sul blog qualche commento nella recensione del n° 766: ovviamente non vado certo a pensare che la redazione di Casabella legga (o possa addirittura tener conto) qualche commento in un piccolo blog sperduto nella rete come Correnti d'architettura; ma credo che la presenza, assai spesso, di recensioni di Siza non sia comunque sfuggita alla maggior parte dei lettori della rivista e, probabilmente (è solo una mia opinione), una qualche forma chiarificatrice, anche semplice di poche righe, è forse parsa necessaria. Riporto qui l'estratto in merito, per chi fosse sfuggito il numero in edicola e avesse difficolta a reperirlo: "I nostri lettori possono dunque comprendere appieno la ragione per la quale "Casabella", in questo ultimo anno, ha seguito con costante attenzione l'attività di Siza; le sue opere sono infatti risolte all'insegna della continuità, ma il suo lavoro e tutt'altro che immobile: una lezione di architettura che, continuamente, si rinnova.".
Nella terza parte, "profilo", ci sono 3 opere di Grafton Architects:
- Solstice Arts Center, Navan, Irlanda;
- OPW Building, Dublino, Irlanda;
- Ampliamento dell'università Bocconi, Milano.
Se capiterò a Milano spero di ricordarmi di andare a vedere di persona l'ampliamento della Bocconi che si preannuncia (dalle foto in rivista) davvero stimolante, un bell'esempio di progetto.
Per "la biblioteca dell'architetto" è presente la recensione, del libro "Robert Moses and the modern city: The transformation of New York", di N. Adams nell'articolo: "Robert Moses: il "costruttore" di New York".
Dulcis in fundo è presente la copertina del n° 301 di Casabella ("costruzioni") del gennaio 1966.

Joystar

mercoledì 25 giugno 2008

Casabella 767

Casabella 767 - Giugno 2008

Ed ecco che finalmente, dopo diversi numeri "normali", ne arriva uno che fa piacere, a mia personalissima opinione, avere nella propria libreria. A partire dai contenuti, dalla loro disposizione e della loro forma, si può evincere che ci si trova di fronte ad uno di quei numeri particolarmente ben riusciti e sicuramente sopra la media. Ovviamente non lo stò incensando (e non è mia intenzione farlo) ma non faccio mistero che, questo mese, mi sono sentito abbastanza soddisfatto della lettura (in senso generale) e non voglio certo farne mistero limitandomi ad uno dei soliti elenchi di quello che contiene.
Andiamo pure a scoprire i motivi delle mie affermazioni.
Come anticipato nello scorso numero (766), anche questo mese vede l'apertura dedicata all'insegnamento dell'architettura. Dopo Le Corbusier, nel numero precedente, stavolta tocca a Mies Van Der Rohe. La "lezione" inserita è un'interessante lettura dove Mies si esprime a 360° sulla relazione dell'apprendimento dell'architettura collegato alla vita e alla conoscenza individuale (non per nulla è intitolato "L'insegnamento e i valori"). Non voglio rovinarvi la lettura mettendo stralci dei passaggi più significativi presi quà e là, ma almeno la frase iniziale (testo estratto dal telegramma che Mies inviò a Pevsner...vedere la rivista per i dettagli...) vorrei inserirla, principalmente perchè racchiude in pochi termini una delle basi della professione dell'architetto/progettista che in tanti spesso dimenticano: "Visualization of space must be supported by structural knowledge, Design without structural knowledge will result in dilettantism. For this reason we make construction a prerequisite to architectural planning".
I contenuti interni sono dedicati ad un unico tema: Le ville.
La disposizione dei progetti presentati è semplice ma di ottima consultazione: si inizia con un'opera famosa di un maestro dell'architettura, si prosegue con l'esposizione delle attuali e si chiude con un'altra, attrettanto famosa, di un altro grande maestro. Tutti i progetti hanno ampie fotografie e, importante, sono presenti molte tavole sia dei piani/sezioni che particolari costruttivi (devo essere sincero, quando nella recensione di un'opera non trovo tavole e/o queste sono poco leggibili avverto sempre come un senso di disagio).
Ed ora un bell'elenco delle ville recensite.
Si inizia con:
- Alvar ed Elissa Aalto, la maison Carrè.
Dopo seguono otto progetti attuali:
- Denton Corker Marshall, Wilson House, Yarra Valley, Australia;
- Tham & Videgard Hansson, Archipelago House, Stoccolma, Svezia;
- Katsufumi Kubota, T-house, Kanagawa, Giappone;
- Charles Pictet, Villa Naja, Frontenex, Ginevra;
- Shigeru Ban, Furniture House 5, Sagaponack, Long island, New York;
- Chenchow & Little, Semi-detached House, Bronte Beach, Sydney;
- Mathias Klotz, Casa Oks, Punta del Este, Uruguay;
- Anton Garcia-Abril, Casa Martemar, Benahavis, Spagna.
Chiude la carrellata:
- Mies Van Der Rohe, La Casa Farnswoth con un'interessante approfondimento su questa (arci?) nota opera di architettura.
In chiusura, per "la biblioteca dell'architetto" è recensito, da Leo Shubert, il libro-catalogo "Le Corbusier - Le arti al servizio dell'architettura".
In ultima pagina, sempre in occasione degli ottant'anni della rivista, è presente la copertina di "Casabella continuità" n° 240 del giugno 1960. Ossevandola è possibile vedere che si trattava di un numero speciale dedicato a Peter Beherens. Ma sbaglio opure oggi si vedono numeri speciali con molta difficoltà? La butto lì: non sarà forse per la necessità di poter pubblicare e vendere le monografie a parte? ...ehm...
Comunque, se sono stato troppo entusiasta di questo bel numero 767 potete, come sempre, farmi notare le cose che secondo voi non vanno nei commenti sottostanti.

Joystar

lunedì 16 giugno 2008

Transmitting Architecture 2008

Solitamente non sono un newser. Ne ho il tempo per farlo ahimè. Dato che passavo dalle parti di correnti d'architettura, (cosi Joy non dirà che non mi faccio mai sentire) ne aprofitto per fare una breve segnalazione.
Siccome, il mio amico progettista isolano, era tutto contento dell'evento Festarch, allora segnalo che anche dalle mie parti, a Torino, si tiene un grande evento di architettura.
Infatti dal 29 giugno al 3 luglio si tiene nel capoluogo piemontese il "XXIII Congresso Mondiale di Architettura". Ci saranno tantissimi nomi dell'architettura internazionale e tanti appuntamenti e interventi. Il congresso è organizzato dall'unione internazionale degli architetti (UIA) e tutte le informazioni in merito le trovate sul sito ufficiale: cliccando qui.

Reason

domenica 8 giugno 2008

Casabella 766

Casabella 766 - Maggio 2008

Altra minirecensione scritta in ritardo. Perciò non ho, ahimè, approfondimenti da proporre ma mi limito ai contenuti.

Un breve intro ci indica subito la direzione che avranno i titoli di apertura della rivista a partire da questo numero e per una serie non specificata di numeri seguenti, in occasione dell'ottantesimo compleanno, ovvero l'insegnamento dell'architettura.
Si inizia con una "lezione" di Le Corbusier. Una visione, che definirei, molto pragmatica della materia da parte del famoso architetto che andrebbe letta (più volte!) da tutti gli studenti di architettura. Quando si studia Le Corbusier difficilmente uno studente si imbatte in questo tipo di scritti, eppure in questi è contenuto molto del vero spirito del maestro francese.
Ma addentriamoci nei contenuti del numero.
Due sono le aree tematiche proposte in questo numero: "i luoghi di lavoro" e "abitazioni unifamiliari".
Nel primo abbiamo:
- Silvia Dainese, Centro logistico e spazi commerciali, Vicenza;
- David Chipperfield, Uffici e studi televisivi, Glasgow, Scozia;
- Graber & Steiger, Una fabbrica tra i campi, Hagendorn, Svizzera;
- Barkow Leibinger, Campus Trumpf, Ditzingen, Germania;
- Lo speciale: Olivetti e Ivrea 1937-2007, con tre progetti in sequenza temporale:
- Luigi Figini e Gino Pollini, Officina ICO Centrale, 1937;
- Eduardo Vittoria, Centrale Impianti, 1956;
- Giacopelli Architetti, Restauro ICO Centrale, 2007.
Nel seconto tema, ovvero "abitazioni unifamiliari" sono presenti:
- Alvaro Siza, Casa do Pego, Sintra, Portogallo;
- Eduardo Souto De Moura, Casa "Bom Jesus" II, Braga, Portogallo.
Segue l'annuncio di una conferenza organizzata per l'occasione degli ottant'anni di Casabella intitolata "cosa ho imparato dall'architettura". Si terrà il 20 giugno presso la Cava Cengelle e interverranno Alvaro Siza e Eduardo Souto De Moura. Per partecipare, visti i posti limitati all'interno della cava, bisogna essere iscritti presso l'email messa a disposizione (la scrivo qui nel caso qualcuno fosse interessato, sempre che siano rimasti posti disponibili, eventi.casabella@mondadori.it ).
Collegato quindi agli ottant'anni della rivista segue un breve articolo e alcune foto della Cava Cengelle situata a Pederiva di Grancona, Vicenza.
Per lo spazio "la biblioteca dell'architetto" è presente un'interessante recensione (nell'articolo "DWB/HMS L'unione fa la forza" di Alberto Muffati) di due libri: "100 Jahre Deutscher Werkbund - 1907-2007 a cura di W. Nerdinger, Prestel, Monaco-Berlino-Londra-New York 2007" e "Haefeli Moser Steiger - Die Architekten der Schweizer Moderne a cura di S. Hildebrand, B. Maurer, W. Oechslin, GTA, Zurigo 2007".
Chiude, in ultima pagina, la copertina di "Costruzioni" n° 193 del marzo 1946.

Joystar

mercoledì 4 giugno 2008

Festarch 2008, piccole considerazioni



Terminato da ormai diversi giorni il Festarch, ho deciso di buttare giù qualche piccola nota. Così, giusto per avere una memoria di quello che si è visto nei tre giorni (in realtà io ho potuto partecipare solo al primo) di manifestazione.
L'evento, che cominciava venerdì 30 (il giorno 29 era dedicato ad una conferenza di apertura tenutasi la sera ma nulla di più) non ha visto, almeno per quella che può essere la mia testimonianza, un grandissimo afflusso di pubblico. Ovviamente paragonato alla marea di persone che lo scorso anno aspettavano l'apertura della mostra. Quest'anno infatti alle 10,30 eravamo ben pochi davanti ai cancelli, una decina di persone in tutto. Ho avuto occasione di verificare che molti degli stands non erano ancora pronti all'apertura. Subito comunque ci si è trovati di fronte a quello che secondo me il vero punto debole (ovviamente voluto per concentrare tantissimi interventi in soli 3 giorni) dell'organizzazione di eventi simili: l'impossibilità di poter fisicamente partecipare ai vari interventi nelle diverse sale preposte. Infatti sia alla sala 1 (dove c'era l'intervento di Francesco Erbani dal titolo "L'Italia maltrattata") che nella sala 4 (dove invece alcuni studi italiani presentavano loro opere) l'afflusso di persone era decisamente basso (non più di 40 persone nella 1 e poche, forse una decina, in sala 4). Tutti ovviamente aspettavano l'evento clou della mattinata. Ovvero l'intervento di OMA sul progetto per il recupero del quartiere Sant'Elia di Cagliari. Infatti la sala si è riempita ben oltre i posti disponibili. Io ho dovuto seguire stando in piedi ma credo che ne sia valsa la pena: Floris Alkemade di OMA ha spiegato i punti principali del progetto con semplicità e cura per i particolari. E' stato molto interessante, peccato solo per la lentezza indotta dal cambio microfono tra lui e l'interprete. Io avrei preferito seguirmi l'intervento tutto in inglese, sarebbe stato più godibile...sarà che probabilmente non mi accontento mai.
C'erano anche diverse mostre visitabili liberamente e svincolate dal dictat degli interventi sovvrapposti: tra queste abbiamo apprezzato il plastico e le varie stampe che illustravano il piano per la miniera Monteponi di Herzog & De Meuron e l'esposizione video curata da Inarch Sardegna: Costeras_videos (una rassegna di progetti che hanno partecipato al concorso per la riqualificazione di 8 borgnate marine). Curioso anche l'evento in Sala Man2 intitolato "tour della vittima" e curato da L. Boscani e dal MAN di Nuoro (brevemente si trattava di un percorso all'interno della città che toccava vari luoghi testimoni di eventi successi nel corso della storia cittadina).
Una delle altre cose che, secondo me, avrebbe dovuto essere pianificata meglio è il posizionamento di alcuni interventi. Sono decisamente deluso di non aver potuto assistere all'incontro con Rem Koolhaas, ma non si può mettere un'intervento interessante come quello alle 22.00. Bisognava considerare anche il fattore collegamenti e trasporti. Un evento che inizi alle 22 richiede per ovvie ragioni che chi vi partecipa possa poi avere i mezzi per poter rientrare e sopratutto gli studenti ne sono usciti svantaggiati. Io poi che stò a 50km dalla città sarei dovuto rientrare tardissimo e, dopo una giornata non certo leggera, ero troppo stanco ed ho dovuto rinunciare all'idea di andarci.
Vedo che mi sono dilungato, chiudo qui lasciando la possibilità, se qualcuno avesse visto interventi nei giorni della manifestazione e volesse scrivere le proprie impressioni di postarle nei commenti. Provvederò poi a metterle in evidenza in seguito a questo testo.

Joystar

PS: alcune foto realizzate con/e da Pat, che per fortuna che si è ricordato la macchina fotografica, io l'avevo decisamente dimenticata, (per inciso, le 2 ore di fotoritocco per metterle online me le sono sorbite io...), la mattina del 30 maggio. Cliccarci sopra per ingrandirle.


Il cortile principale nell'ingresso alla mostra.


Nel cortile era presente una scultura dell'artista Pinuccio Sciola.


Il cortile interno della manifattura. Notare come il tema grafico venga ripetuto un pò in ogni posto.


Le indicazioni nei cartelli alcune volte sono in inglese...


...altre volte in italiano!


Un particolare dell'esposizione del progetto di Herzog.


Qui una foto del plastico dello stesso.


Il plastico dell'intervento di OMA per Sant'Elia.


Uno scatto dalla conferenza di Floris Alkemade - OMA, purtroppo la qualità non è eccelsa ma con una macchina compatta non potevamo fare di più.


Altro scatto dalla conferenza di Alkemade - OMA.


La brochure che illustrava il piano.

domenica 1 giugno 2008

Casabella 765

Casabella 765 - Aprile 2008

Si tratta di un periodo, quello che attraversa Aprile-Maggio, che mi trova, per mille ed un motivo, ad essere sempre e costantemente impegnato. Come successe lo scorso anno, questo blog è uno dei primi a risentirne.
Chiusa qui la parentesi delle mie lentezze ed impegni personali, che suppongo interessino ben poco, andiamo a vedere cosa propone questo numero di Aprile 2008.
A qualche mese dalla scomparsa anche Casabella rende omaggio al grande designer italiano, sostituendo l'editoriale con un articolo, dal titolo "Struttura colore e luce", scritto da Ettore J. Sottsass.
Il numero si suddivide in tre temi principali, che identificano anche la tipologia dei progetti/opere recensiti: "abitazioni collettive", "abitazioni unifamiliari" e "Madrid-museo".
Nel primo abbiamo recensiti tre progetti:
- FOA, Foreign Office Architects, Complesso residenziale Carabanchel 16, Madrid;
- Miller & Maranta, Residenza Schwarzpark, Basilea;
- Alvaro Siza, Abitazioni sociali SAAL di Bouca, Porto.
Per "abitazioni unifamiliari" sono presenti due progetti:
- Paulo David, Casa a Funchal, Madeira, Portogallo;
- Carlos Ferrater, Casa per un fotografo, Delta del fiume Ebro, Tarragona.
Infine chiude, nella parte "Madrid-museo", un servizio piuttosto completo sull'ampliamento del museo del Prado ad opera di Rafael Moneo. Uno speciale molto curato sia come contenuti, approfondimenti e fotografie.
Si potrebbe poter anche dire dulcis in fundo se all'articolo sul Del Prado non seguisse, in chiusura, l'intervento di Herzog & De Meuron denominato Caixaforum, un'interessante lavoro di recupero di vecchi edifici in mattoni, sempre a Madrid, trasformati in spazi espositivi.
Per l'immancabile "la biblioteca dell'architetto" è presente la recensione (di Federico Bellini nell'articolo "Tra le pieghe dell'architettura e i nodi della vita") del libro "Giovanni Michelucci 1899-1990" di C. Conforti, R. Dulio, M. Marandola, Electa, Milano 2006.
In ultima pagina si chiude con l'immagine della copertina del numero 87 del marzo 1935.

Joystar

PS: a questo numero si trovava in allegato lo speciale "Nuove chiese italiane 4", 18 progetti commissionati dalla CEI.

mercoledì 28 maggio 2008

A/R Mostra di architettura a Cagliari


Sono molto felice di annuciare che nei giorni 30-31 maggio e 1 giugno si terrà a Cagliari una mostra di Architettura. Espongono 6 gruppi di professionisti sardi. La mia non è solo la naturale simpatia per i progettisti miei conterranei, ma sopratutto perchè molti di loro sono mie conoscenze dirette. Qualcuno di loro in particolare è stato mio assistente in molti esami universitari ed ho imparato tantissimo grazie al suo aiuto (non faccio nomi o potrei far un torto agli altri gruppi che sono ugualmente bravi). Quindi si può ben capire la mia piccola soddisfazione nel vedere un riconoscimento pubblico a dei giovani in gamba.
Nel dettaglio:
"ANDATA e RITORNO - MOSTRA DI ARCHITETTURA, 6 gruppi di progettazione formatisi a Cagliari, dopo aver proseguito la propria ricerca in ambiti internazionali, si rincontrano, si confrontano e si raccontano nella loro città d'origine.
Presso la galleria "incontri d'arte", via R. Margherita, 91 Cagliari
h. 09-22
"
Chi capitasse a Cagliari in questi tre giorni non perda occasione di fare una visita. Oltretutto in questi giorni in città c'è anche il Festarch, un'occasione in più da non lasciarsi sfuggire.

Joystar

PS: se cliccate sull'immagine seguente potrete leggere un breve profilo di ogni gruppo.

mercoledì 16 aprile 2008

Casabella 764

Ho scritto questa breve recensione già dal 14 marzo scorso, ma tra le feste di pasqua e altri problemi vari la avevo dimenticata in bozza e non ho avuto il tempo di dedicarmici. Comunque mi chiedevo, ora che molti lo avranno già in mano da molto possono verificarlo, se davvero il numero 764 può rappresentare una svolta? Oppure si tratta di una chiara presa di coscienza? Di certo vi è un ritorno con stile all'editoriale del chief editor: Francesco Dal Co.
Un'editoriale il cui titolo potrebbe forse avere un doppio significato: inteso come speranza pensando al futuro o come sarcastico guardando al gramo presente, "un'architettura normale in un paese normale". Dal Co fotografa in modo chiaro la situazione attuale italiana senza fare troppi giri di parole con un'esposizione oggettiva che lascia, a chi segue l'evolversi della produzione edilizia italiana, la conferma che la situazione stà progressivamente avvicinandosi a livelli insostenibili. Davvero mi piacerebbe poter fare un copia e incolla di tutto l'editoriale qui, ma per ovvie ragioni non posso. Voglio però consigliarne la ricerca a tutti, se il numero non vi è ancora capitato in mano procuratevelo, vale la lettura dell'editoriale. Per gli studenti delle facoltà di architettura è spesso possibile procurarlo nelle biblioteche di facoltà, è un bene che anche loro leggano della situazione con la quale presto o tardi si troveranno a dover fare i conti anche se per il momento non rientra nelle loro principali preoccupazioni (gli esami vengono prima ovviamente).
Il numero non ha questo mese delle separazioni tematiche ma si appoggia con forza all'editoriale ed ha un solo argomento: in italia.
Citando Dal Co: "In questo fascicolo di Casabella presentiamo alcune opere "normali", costruite per "normali" committenti, evitando di occuparci di progetti "spettacolari" o "scandalosi". Opere di cui sono autori architetti italiani e stranieri, professionisti capaci e come tali in grado di competere e confrontarsi gli uni con gli altri. Così facendo abbiamo inteso cogliere un segnale".
Vediamoli nel dettaglio:
- Oscar Niemeyer e Riccardo Morandi, Edificio per uffici, Sede della società FATA, Pianezza, Torino;
- David Chipperfield, Ampliamento a cimitero di San Michele in Isola Venezia;
- Paolo Zermani, Chiesa di San Giovanni, Perugia;
- Diener & Diener, Edificio Commerciale, Ferrara;
- Gabriella e Massimo Carmassi, Scuola materna, Arcore, Milano;
- Alberto Campo Baeza, Asilo a Ponzano Veneto, Treviso;
- Andrea Milani, Nuovo porto turistico a Rosignano Marittimo, Livorno;
- Richard Meyer, Residenze a Lido di Jesolo, Venezia;
- Franco Albini, Villa Pestarini (1937-1949), Milano.

Per la Biblioteca dell'architetto, nell'articolo "Intorno al Moderno. Tra storia e cronaca" di Maurizio Gargano, abbiamo un'iteressante recensione del libro "L'architettura del nuovo millennio" di Leonardo Benevolo.
Chiude la pubblicazione la copertina del numero 65 di Casabella del maggio 1933.

Joystar


PS: avevo anche un breve commento di alcune delle opere pubblicate ma non riesco più a trovarlo e devo lasciare questa recensione molto breve. Me ne scuso molto.

giovedì 27 marzo 2008

La 10° settimana della cultura

Vorrei segnalare che dal 25 al 31 Marzo 2008 si svolge la settimana della cultura 2008, in cui si possono visitare gratuitamente tutti i luoghi dell'arte statali (Musei, biblioteche, archivi, aree archeologiche...). In più oggi 27 Marzo si può assistere a tutti gli spettacoli cinematografici di Cineworld a solo 1 Euro.
W LA CULTURA.

A chi vuole più informazioni le trova all'indirizzo:

mercoledì 26 marzo 2008

Festarch 2008 (Aggiornato)

E' stata annunciata la seconda edizione del Festarch in Sardegna. Come l'altra edizione, la manifestazione vedrà la presenza di numerose "archistar"...pardon... personalità dell'architettura internazionale, che hanno partecipato lo scorso anno, tra cui possiamo citare : Rem Koolhaas, Kengo Kuma, Jaques Hertzog, Massimiliano Fuksas, Stefano Boeri, Hans Ulrich Obrist. L'evento si terrà a Cagliari il 29, 30 e 31 maggio per finire il 1 giugno. Il programma completo si può visionare al seguente indirizzo Festarch.it. (nota di aggiornamento: il programma è ancora in fase di completamento e verrà pubblicato quanto prima sul sito ufficiale)
Come lo scorso anno "correnti d'architettura" sarà lì per raccontarvi la cronaca delle giornate e darvi un resoconto degli interventi.

Joystar


PS: aggiornato con le nuove informazioni, un grazie all'organizzazione del Festarch per la segnalazione.

domenica 23 marzo 2008

Buona Pasqua

I migliori auguri di Buona Pasqua a tutti i lettori e amici di Correnti d'architettura.

Joystar

martedì 18 marzo 2008

Mostra: La casa collettiva italiana (29/3-11/05)

Voglio appoggiarmi all'intervento, sull'anteprima di Casabella 764 scritto da Joystar, perchè allegato allo stesso numero è presente una brochure che anuncia la mostra: La casa collettiva italiana. Come indicato nel foglietto, la mostra si terrà dal 29 marzo 2008 all' 11 maggio 2008 nella Sala convegni Torre di Malta a Cittadella (PD). L'ingresso è gratuito. L'esposizione, che è dedicata alle realtà progettuali italiane con tanti progetti esposti, è organizzata dall'associazione culturale "Archittettando" e vede il patrocinio di diversi enti ed organizzazioni. Trovate ulteriori informazioni, tra cui l'elenco dei partecipanti, a questo indirizzo www.architettando.org .

Viann

giovedì 13 marzo 2008

Anteprima mini di Casabella 764


Insolitamente puntuali le poste, ieri, mi hanno recapitato il nuovo numero. Sperò di trovare un pò di tempo durante questo finale di settimana per leggerlo.
Per il momento mi limito a segnalare che si trova anche in edicola ed ha anche questo una fascetta che fa da sovracoperta parziale (è dal numero doppio 761/762 che la mettono). A proposito della copertina, è stata realizzata in "cemento armato", nel senso che il numero "764" è ottenuto per impressione nello stesso. Che sia un velato omaggio al materiale da costruzione per ecellenza? Chissà...tra qualche giorno dovrei riuscire a pubblicare una recensione più approfondita e vedremo se si tratta di un qualcosa del genere o semplicemente una bella soluzione grafica.

Joystar

PS: eh no, purtroppo questo mese niente ristampe in regalo; altrimenti si rischia che la mondadori poi ci vizi troppo.

venerdì 29 febbraio 2008

Casabella 763

In occasione dell'ottantesimo compleanno di Casabella, questo mese, si può trovare in allegato la ristampa del numero 195-198 del 1946 (come ho già scritto nella breve anteprima).
L'editoriale, firmato dalla redazione, vuol essere una chiara giustificazione della scelta di ristampare un numero dedicato a Giuseppe Pagano. Un direttore che determinò una maturazione della rivista da "La Casa Bella", concepita per educare e aggiornare i gusti della buona borghesia italiana, a "Casabella" (cit. dall'editoriale), (e da cui si evince l'importanza di Pagano come punto di svolta nella storia della pubblicazione), emblema della cultura architettonica italiana.
Leggendo le poche righe si percepisce una chiara responsabilità da parte della redazione nel continuare a seguire gli insegnamenti lasciati da Pagano.
Chiusa la parte nostalgica, veniamo a parlare dei contenuti. E' presenta la classica suddivisione tematica alla quale si è abituati, con tre argomenti: "modi di abitare", "nuovi musei" e "opere recenti".
In "modi di abitare" troviamo:
- Alvaro Sìza, Casa a Maiorca.
Le foto dell'edificio sono precedute da un'interessante gruppo di disegni dell'architetto (dove, secondo me, il punto di maggior interesse è riferito ai commenti a lato di Carles Muro).
Dopo l'esposizione del progetto di Sìza, Francesco Dal Co ne aprofitta per esporre in modo chiaro una breve analisi del "fare attuale" dell'architetto esaltandone la coerenza, usando l'espressione "la felicità di un uomo assennato" (consiglio di leggere l'articolo se si vuole avere una panoramica del Sìza odierno).
-Sean Godsell, Glenburn House, Victoria, Australia.
Conclude l'argomento "modi di abitare" :
- Fujimori Terunobu, Chashitsu (camere da tè). La proposizione di sei schemi di "spazio minimo" sono una scelta coraggiosa da parte della redazione. Per chi come me si imbeve di cultura orientale (nello specifico proprio quella giapponese) può non esserci motivo di turbamento ma anzi arrivare a considerarla quasi naturale. Potrebbe invece porre qualche giudizio da "sopracciglio inarcato" a più di un lettore.
Passando all'argomento "nuovi musei" abbiamo:
- Francisco e Manuel Aires Mateus, Museo del Faro a Santa Marta, Cascais, Portogallo;
- Kazuyo Sejima + Ryue Nishizawa / SANAA, New Museum of Contemporary Art, New York;
- Oswald Mathias Ungers, Nuovo ingresso alle Kaiserthermen, Treviri, Germania.
Per "opere recenti" è presente un solo nome, ma alle prese con un progetto "multiplo".
- Zaha Hadid, Nordpark Cable Railway, Innsbruck, Austria.
Da ammirare per l'ennesima volta la bravura di Patrick Shumacher nel tradurre la fluidità del gesto della Hadid in strutture concrete.
Nella biblioteca dell'architetto è presente la recensione di "Poéme de l'angle droit" di Le Corbusier nell'articolo "I linguaggi di un'autodidatta" di Debora Antonini.
Il numero si chiude con la foto della copertina del numero 26, pubblicato nel febbraio 1930.

Joystar

mercoledì 20 febbraio 2008

Anteprima Casabella 763

Eccomi qua. Per chi se lo fosse chiesto non sono scomparso nel nulla, ci sono stati i soliti contrattempi ed il blog purtroppo passa in secondo piano in questi casi.
Un post veloce giusto per confermare che mi hanno consegnato, molto in ritardo questo mese, il nuovo numero di Casabella.
Segnalo, così chiunque fosse interessato lo trova in edicola, che questo mese (sempre in occasione degli ottant'anni della rivista) è presente in regalo la ristampa del numero 195-198 speciale dedicato a Giuseppe Pagano.

Joystar


PS: la minirecensione vera e propria attenderà qualche giorno, appena mi libero ed ho un momento per leggerlo con calma.

giovedì 24 gennaio 2008

Libri di architettura scritti al contrario…

Fare o non fare i nomi?
Per rispetto dell’editore che magari ha altre opere meritevoli e potrebbe ritenersi danneggiato eviterò di farli. Anche se così la mia piccola critica perde il riferimento concreto che avrebbe permesso delle verifiche ai curiosi. Pazienza vorrà dire che i più scaltri troveranno da soli conferma e gli altri si dovranno un po’ fidare, in fondo si tratta di considerazioni mie che faccio al mero scopo di sfogarmi un po’ qui (Joy non me ne volere!).
Dopo questo preambolo introduttivo veniamo al dunque, dato che ormai vi dovrei avere incuriosito abbastanza, ognuno di noi “architettomani” (mi si passi il costrutto) non credo che resista a dare un’occhiata quando gli si passa in mano l’occasione di poter spulciare qualche libro di architettura. Siamo fatti così, figurarsi se il libro è una monografia dedicata ad uno dei mostri sacri della storia dell’architettura. Devo fare i nomi? No vero? (Wright, Mies, Le Corbusier, Aalto etc… aggiungere a piacere il proprio grande maestro preferito). Ecco, quando abbiamo l’occasione non resistiamo e qualche volta capita però di trovarsi davanti a delle spiacevoli sorprese.
E qui il fatto.
Sfogliando una di queste mi sono fermato a leggere i testi in cui il “bravo” autore diligentemente spiegava i come ed i perché di quell’architetto.
Già! Peccato che quello che scriveva è completamente sbagliato. Il contrario di quello che realmente ha rappresentato l’architetto ed il suo pensiero, ma davvero il contrario non sto scherzando. E come se leggessimo in un testo che Le Corbusier è stato maestro indiscusso del barocco, ci resteremmo male ammettiamolo.
Il problema è già di per se evidente quando il lettore istruito si sente offeso dall’ignoranza palese dell’autore, ma diventa decisamente grave quando davanti a quel testo ci si trova uno studente alle prime armi con la materia.
Mi chiedo se le case editrici sottopongano a severe verifiche i testi prima di pubblicarli, soprattutto quando il contenuto vorrebbe essere un qualcosa di divulgativo. Chissà quanti studenti di architettura prendono in mano libri del genere anche per farci delle tesine (rari ormai … la maggior parte si abbevera su internet che è pure peggio) oppure per prepararci anche un esame? Un bel “ma scusi ma dove ha letto queste scempiaggini?” da parte del professore esaminando sarebbe l’amara ricompensa di quello studente sfortunato.
Ovviamente quello che mi è capitato in mano potrebbe essere solo un malaugurato caso. Un caso tuttavia che spero non abbia altri emuli, altrimenti rischiamo davvero che il sapere dell’architettura vada ad annacquarsi diventando sempre più superficiale.
Se qualcuno avesse notato qualche caso simile e lo volesse segnalare può scriverlo qui sotto, tanto i commenti sono moderati da Joystar e deciderà lui se pubblicare o no, nomi e situazioni.

Reason

PS: stò diventando il critico del blog o sbaglio? O solo io vedo cose strane in giro

venerdì 18 gennaio 2008

Casabella 761 762

Numero celebrativo questo doppio 761 762, e strano per certi versi. Si eclissa per una volta l’ordine tipico visto negli ultimi numeri, con sezioni a tema, e domina su tutto un unico argomento: “le biblioteche”.

Perseguendo un po’ l’iniziativa del numero 760, anche qui non è presente nessun editoriale ma una serie di frasi ordinate per punti estratte da: Walter Benjamin, Strada a senso unico, Einaudi, Torino 1983. Si tratta di due gruppi di citazioni che fanno riferimento al tema portante (in questo caso i libri, collegati ovviamente alle biblioteche). E sono discretamente provocatorie nei loro contenuti. Il primo gruppo è un insieme di aforismi sulla figura del critico d’arte, prevalentemente letterario all’inizio ma nei punti successivi Walter Benjamin non fa distinzioni, comprendendo qualsiasi arte che rientri nelle mire del critico. Per esempio, giusto per citarne qualcuna a caso, possiamo leggere: “… I. Il critico è stratega nella battaglia letteraria; … III. Il critico non ha niente da spartire con l’interprete di passate epoche artistiche; … VIII. I posteri dimenticano o esaltano. Solo il critico giudica a cospetto dell’autore. … “. Il secondo gruppo invece si regge sul sillogismo, molto originale e alquanto divertente, tra le prostitute ed i libri. Si capisce subito, citando il primo di questi (che poi da il titolo a tutto questo “editoriale”) : “Libri e prostitute si possono portare a letto”, la vena assai umoristica della cosa.
Un esperimento editoriale interessante da parte di Casabella che, personalmente, ritengo attirerà a se diverse critiche; tuttavia la prima parte, che parla appunto del mestiere del critico, sembra quasi esser stata messa lì per, in qualche modo, giustificarle o se non altro tamponarle e alleggerirle.

Ma entriamo nel vivo dei contenuti della rivista.
Si comincia con la biblioteca di OMU a Colonia di OM Ungers, introdotta da una bella sintesi di Chiara Baglione che in poche righe riesce a cogliere il pensiero del maestro, recentemente scomparso. Mi è piaciuto particolarmente e ne voglio citare un breve estratto che comprende una bella definizione di architettura da parte di Ungers: “ ''Grande cosa è l’architettura, e non è da tutti porvi mano. Colui che osa chiamarsi architetto dovrà avere uno spirito eletto, inesauribile diligenza, vastissima erudizione e soprattutto una profonda capacità di giudizio e una profonda saggezza''. Difficile trovare, crediamo, parole più appropriate per ricordare un protagonista che tanto ha dato alla cultura architettonica del XX secolo.”.

Divisa da un racconto di Robert Musil tratto da “L’uomo senza qualità”, Einaudi, sempre sul tema delle biblioteche, segue un progetto di Hans Sharoun: la Staatsbibliothek di Berlino costruita dal 1963 al 1978.
Dopo si continua con un’altra biblioteca storica: la Beinecke Rare Book Library di SOM Gordon Bunshaft nella Yale University del 1959-1963.

Un altro intermezzo letterario, tratto da “La missione del bibliotecario” di Josè Ortega Y Grasset, divide i precedenti progetti da una serie di biblioteche di recente costruzione che, per brevità, mi limito ad elencare:
- Alberto Kalach, Biblioteca Josè Vasconcelos, Città del Messico;
- David Chipperfield, Des Moines Public Library, Des Moines, Iowa;
- King Roselli, Biblioteca Pio IX, Pontificia Università Lateranense, Roma;
- ch+qs arquitectos, Biblioteca pubblica Làzaro Carreter, Villanueva della Canada, Spagna;
- Atelier De Santos, Biblioteca Universitaria, Ponta Delgada, Isole Azzorre;
- Joao Luis Carrilho da Graca, Biblioteca Alvaro De Campos, Tavira, Portogallo;
- Patkau Architects, Ampliamento della Centennial Library, Winnipeg, Manitoba;
- Martin Lejarraga, Biblioteca dell’università politecnica, Cartagena, Spagna;
- Adjaye Associates, Idea Store, Londra;
- Ampliamento della Biblioteca civica di Stoccolma.

Dopo questa carrellata di biblioteche chiude degnamente il tema un articolo, che consiglio vivamente di leggere e che meriterebbe un approfondimento a parte (che dovrò segnarmi da affrontare prossimamente), dal titolo “Le ragioni per cui internet non renderà inattuali le biblioteche (ne renderà inutile costruirne di nuove)” scritto da Mark Y. Herring.
A fine numero un solo progetto, per così dire, fuori tema:
- Gianni Botsford, Casa Kike, Cahuita, Costa Rica.

Dulcis in fundo ci sta un regalo per tutti i lettori, invece di una delle foto, a cui ormai ci eravamo abituati, di Ezra Stoller, è presente la copertina del primo numero di Casabella datato gennaio 1928; messa in occasione dei festeggiamenti per gli ottanta anni della rivista, a cui, con l’occasione vanno gli auguri da parte di Correnti d’architettura.

Joystar

PS: con questo numero è allegato un cd con tutti gli indici di Casabella dal numero 632 al 760, molto utile per chi cercasse qualche progetto o articolo particolare e magari non può connettersi per controllare qui su Correnti d'architettura.

giovedì 10 gennaio 2008

Un saluto ad Ettore Sottsass

E' scomparso, l'ultimo dell'anno, il celebre designer italiano. Ricordo che iniziai a sentir parlare di lui quando, anni fa, iniziavo a leggere alcuni suoi articoli su Domus. Un nome che mi divenne subito familiare. Ora, ripescando vecchi numeri di Domus per cercare qualche sua frase celebre, non sono riuscito a trovare nulla che ne desse degno tributo (ho trovato davvero interessante la citazione citata da Marco C. nel suo blog architettura in progress, al quale vi rimando per leggerla: http://vallegiulia.blogspot.com/2008/01/sottsass-adieu.html ).
E così ci si accontenta di ricordare un grande della scena architettonica italiana che se ne andato.

La sua biografia qui: http://www.archimagazine.com/sottsass.htm

Joystar

martedì 8 gennaio 2008

Problemi ai posts di dicembre (risolti)

E' capitato un breve periodo che non ho visitato il blog, e mi hanno segnalato che gli interventi di dicembre non si vedevano. Il blog finiva con gli ultimi interventi di novembre. Bene, pare che fosse solo un problema di gestione. Devo aver trafficato troppo senza accorgermene e gli ultimi erano finiti tutti in bozza. O chissà cosa ho toccato. (sempre che non ci fosse un problema di blogger ma questo lo escluderei... dato che erano comunque in bozza ed il blog continuava a funzionare perfettamente).
Bene, problema risolto. Gli interventi dovrebbero essere tornati tutti online.
Mi scuso con tutti per l'incoveniente, che mi è costato un pò di lavoro per rimetterli online, ed ancora non ho finito... mi rimane da chiedere a Reason di ripostare il suo (o controllarlo) che l'ho probabilmente modificato involontariamente.
Un saluto a tutti.

Joystar
 
Edit del 12 gennaio: tutto ok. il blog è tornato a posto.

martedì 1 gennaio 2008

Buon Anno!

Un buon 2008 a tutti.
Vi auguro che sia un anno proficuo ed interessante, pieno di soddisfazioni professionali e personali.

Auguri.

Joystar