venerdì 29 febbraio 2008

Casabella 763

In occasione dell'ottantesimo compleanno di Casabella, questo mese, si può trovare in allegato la ristampa del numero 195-198 del 1946 (come ho già scritto nella breve anteprima).
L'editoriale, firmato dalla redazione, vuol essere una chiara giustificazione della scelta di ristampare un numero dedicato a Giuseppe Pagano. Un direttore che determinò una maturazione della rivista da "La Casa Bella", concepita per educare e aggiornare i gusti della buona borghesia italiana, a "Casabella" (cit. dall'editoriale), (e da cui si evince l'importanza di Pagano come punto di svolta nella storia della pubblicazione), emblema della cultura architettonica italiana.
Leggendo le poche righe si percepisce una chiara responsabilità da parte della redazione nel continuare a seguire gli insegnamenti lasciati da Pagano.
Chiusa la parte nostalgica, veniamo a parlare dei contenuti. E' presenta la classica suddivisione tematica alla quale si è abituati, con tre argomenti: "modi di abitare", "nuovi musei" e "opere recenti".
In "modi di abitare" troviamo:
- Alvaro Sìza, Casa a Maiorca.
Le foto dell'edificio sono precedute da un'interessante gruppo di disegni dell'architetto (dove, secondo me, il punto di maggior interesse è riferito ai commenti a lato di Carles Muro).
Dopo l'esposizione del progetto di Sìza, Francesco Dal Co ne aprofitta per esporre in modo chiaro una breve analisi del "fare attuale" dell'architetto esaltandone la coerenza, usando l'espressione "la felicità di un uomo assennato" (consiglio di leggere l'articolo se si vuole avere una panoramica del Sìza odierno).
-Sean Godsell, Glenburn House, Victoria, Australia.
Conclude l'argomento "modi di abitare" :
- Fujimori Terunobu, Chashitsu (camere da tè). La proposizione di sei schemi di "spazio minimo" sono una scelta coraggiosa da parte della redazione. Per chi come me si imbeve di cultura orientale (nello specifico proprio quella giapponese) può non esserci motivo di turbamento ma anzi arrivare a considerarla quasi naturale. Potrebbe invece porre qualche giudizio da "sopracciglio inarcato" a più di un lettore.
Passando all'argomento "nuovi musei" abbiamo:
- Francisco e Manuel Aires Mateus, Museo del Faro a Santa Marta, Cascais, Portogallo;
- Kazuyo Sejima + Ryue Nishizawa / SANAA, New Museum of Contemporary Art, New York;
- Oswald Mathias Ungers, Nuovo ingresso alle Kaiserthermen, Treviri, Germania.
Per "opere recenti" è presente un solo nome, ma alle prese con un progetto "multiplo".
- Zaha Hadid, Nordpark Cable Railway, Innsbruck, Austria.
Da ammirare per l'ennesima volta la bravura di Patrick Shumacher nel tradurre la fluidità del gesto della Hadid in strutture concrete.
Nella biblioteca dell'architetto è presente la recensione di "Poéme de l'angle droit" di Le Corbusier nell'articolo "I linguaggi di un'autodidatta" di Debora Antonini.
Il numero si chiude con la foto della copertina del numero 26, pubblicato nel febbraio 1930.

Joystar

4 commenti:

  1. coem potevo non comprare questo numero data la promessa dell'allegato?! Poi il progetto di Zaha è insuperabile..

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  2. L'allegato di febbraio stà veramente rendendo la rivista introvabile nelle edicole.

    Emmanuele (peja -> Emmanuele giusto?) ho aggiunto il tuo blog alla lista nel menù a destra. Spero non ti dispiaccia. (Ero sicuro di averlo aggiunto tempo fa...mi sbagliavo evidentemente...)

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  3. Utilissimo come sempre... mi fiondo sul museo della Sejima e di Ryue Nishizawa che mi fa impazzire...

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  4. Eheh, certo che non mi dispiace! Mi pare di averti aggiunto anche a te... controllo subito ;)
    PS: si, emmanuele!

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Grazie per aver lasciato un commento su Correnti d'Architettura. Joystar